lunedì 16 luglio 2007

Permettete?

Stavo riflettendo su questo post. Siccome so che è dura uscire dal mio splendido blog, ve lo riporto integralmente:

Secondo me non è mica vera quella roba lì della metà della mela, eh? Non è per evitarmi la fatica di una ricerca improba, è proprio che non ci credo. Secondo me non può essere. Mettiamo per esempio. Stai con una che si chiama Adalgisa e che ti piace e che ti fa stare bene perché è paziente e premurosa. Però è un po' troppo possessiva. Con lei da uno a dieci ci stai bene otto.
O magari sei insieme a Veronica, che è molto bella e molto intelligente, però cambia idea di continuo e questo non lo sopporti; in più delle volte sembra ti consideri poco. Per questa ragione con lei da uno a dieci ci stai bene otto.
Oppure sei insieme ad Anna, che ti piace per quel suo modo d'essere così fantasioso e imprevedibile, per l'innata capacità di saperti prendere per il verso giusto. Però non vanno bene alcune cose in lei, come il suo odio aprioristico per il calcio o il malumore troppo frequente. Da uno a dieci ci stai bene otto.
Insomma, per farla breve (aggiungete tutti i casi che la vostra fantasia o esperienza suggeriscono), per quanto non ne sappia un cazzo di queste cose qui, credo fermamente che persone fra loro molto differenti possano andare bene o male per noi nella medesima misura d'intensità.
Bello, eh?
Sottoscrivo in pieno, ma vorrei permettermi di aggiungere qualche nota, conscio di non potermi neanche avvicinare alla profondità e lucidità di analisi dell'Autore. D'altronde mica tutti sono filosofi professionisti.
Secondo il mio modesto avviso, il discorso è corretto ma limitato. Succede così in tutti i casi della vita. Uno ha una roba da 8, sa che non è da 10, ma va bene uguale, tanto sa anche che di 10 pieni in realtà non ne esistono. Di sicuro non esistono 10 costantemente 10, un po' di escursione è fisiologica; e quindi.
Esempi pratici. La mattina fai colazione e quel caffè ti piace 8, su per giù come quell'altro; poi il sapore di quel dentifricio e' da 8, ma non è che spremi tutto il tubetto nel lavandino per cercarne uno da 9; e così via. Ci si accontenta tutto il giorno, tutti i giorni, della roba da 8. A volte anche da 7. E non può essere altrimenti.
Il mondo funziona perché la gente si accontenta, nelle grandi questioni come in quelle piccole. Se no sarebbero sempre tutti a scannarsi. Tipo, che ne so, francesi e tedeschi sono andati avanti a scannarsi per secoli, finché a un certo punto si sono accontentati di arrivare fin dove arrivavano e hanno smesso di scannarsi. Compromessi. Il mondo gira grazie a quelli. Non è bello da dire, il massimalismo fa più fighi, ma la realtà è questa.
Quindi, si diceva: le due metà della mela non esistono, e se anche per caso dovessero esistere oggi non esisterebbero più domani, perché una delle due metà è cresciuta o si è raggrinzita - per tacer del verme. Se ne può cercare una che combaci all'80% (una da 8, insomma) e poi andare di cartavetra e stucco, con calma, un po' per giorno. Ma mica di più.
Credo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Beh, filosofi professionisti allora li si è tutti! Grande Gilo! Hai detto più che bene, benissimo! La cartavetra e lo stucco devono essere i compagni quotidiani di chi insegue il quieto vivere. Occorre bandire dai nostri conviti i massimalisti: loro hanno una pessima visione del mondo!
Forza e coraggio!