mercoledì 19 settembre 2007

Da grande

Ammesso che in arte esista una bilancia tra il di fuori e il di dentro, tra l'occasione e l'opera-oggetto bisogna esprimere l'oggetto e tacere l'occasione-spinta.
Lo dice Montale, mica il primo scemo che passa.
Quindi, lasciamo perdere l'occasione che mi ha spinto a simili riflessioni. Diciamo solo che ieri sera pensavo questo: da grande mi piacerebbe fare il compositore di colonne sonore per film porno.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

AH AH AH UH
AH AH AH UH

Da notare la base ritmica e la rima baciata... Sono un genio

Anonimo ha detto...

Forse loro ti possono dare una mano:

Sospiri e voci ansimanti sono la musica "naturale" di qualsiasi pellicola hard. Non tutti i film a luci rosse possono però vantare una colonna sonora degna di essere chiamata tale. Da quando il cinema porno è nato, la maggior parte delle produzioni italiane di settore hanno dimostrato di non avere molto a cuore questo aspetto della lavorazione del film, forse perché coinvinti che il consumatore fosse più interessato a vedere gli attori in azione che a prestare attenzione al sottofondo musicale.

Dalla scelta della musica e dal tipo di formato audio adottato dipende invece il maggior o minor coinvolgimento dello spettatore e, di conseguenza, il minor o maggior successo di un film. Ne è convinto Paolo Baron, componente ufficiale, insieme a Gianni Ianniello, degli Artbeats, un gruppo di musicisti professionisti che, dopo aver lavorato diversi anni nel campo della discografia tradizionale, hanno deciso di comporre e incidere, anche con la collaborazione di altri artsti che si alternano alla band, musica esclusivamente per il mondo dell'hard in dolby digital 5.1. sia per dvd sia per videocassette.

Anonimo ha detto...

Post poco propositivo, lascia pochi spunti di riflessione e nemmeno fa ridere. Decisamente uno dei più brutti che hai pubblicato. Non mi piace.

Alessandro Gilardi ha detto...

Fortuna che è bilanciato da un commento così propositivo, denso di spunti e simpatico.