Istigazione alla rivolta? forse
Leggevo qualche tempo fa la storia di questa tizia francese laureata in lettere che si è ritrovata a fare la cassiera in un supermercato, e su questo lavoro ha scritto prima un blog e poi un libro, nei quali racconta quello che si vede stando dall'altra parte della cassa e soffermandosi in particolare sulla mancanza di rapporti umani, sulla maleducazione dei clienti, e insomma sulle piccole e grandi frustrazioni quotidiane connesse al lavoro di cassiera. Che in effetti - a occhio - non dev'essere un gran lavoro. In tutto il giorno non fai che sollevare roba da una parte e rimetterla giù dall'altra, sentire dei bip, dire quant'è, contare i soldi, grazie arrivederci; la gente poi ti odia, ti considera meno dell'ultima ruota del carrello e appena può tenta di fregarti; e insomma non dev'essere proprio il massimo.
Però qualcosa si può fare, forse. Anzi, si deve poter fare. In qualche modo le condizioni di vita e di lavoro delle cassiere devono poter migliorare, accidenti.
Senza troppa fantasia, mi permetto quindi di avanzare una proposta:
In fondo, lo dico per loro.
5 commenti:
Non saprei, non credo funzionerebbe. Di certo verrebbero viste di buon occhio dai clienti, molto meno dai gestori che non esiterebbero a licenziarle in tronco.
PS: con quel vile un po', secondo me, te la cerchi..
Saluti & S.
Comunque non ci siamo, il Gilo dei primi tempi è solo un ricordo scolorito. Sveglia!
ti consiglio di andare al 7apples di domenica che ci sono le cassiere e pure le commesse ;)
ma cosa ne sa il Gilo della condizione della cassiera che il supermercato lo vede solo da fuori, onde evitare di cacciar qualche euro di spesa..?
per non parlare dei casellanti autostradali.. secondo me, quelle rare volte, livorno-sarzana se lo fa sulla provinciale x risparmiare il pedaggio... e ditemi che è un sospetto infondato... ih ih ih
il gilo la spesa la fa a mensa con quei 700 panini che si frega ogni volta, altro che supermercato...
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