lunedì 10 maggio 2010

Storia di un buco

Prima lì non c'era niente. O forse qualcosa c'era, ma intanto anche se c'era non si sa cosa fosse: quindi niente. Poi un bel giorno (beh, bello... di sicuro non pioveva, però non c'era neanche il sole, proprio in senso letterale) per un qualche motivo successe che pum!, e nacquero gli atomi e le molecole e le nebulose e le galassie e le stelle e i pianeti, tra cui questo qua che potete ammirare proprio sotto di voi. E anche lì all'inizio non è che ci fosse granché, era tutto molto semplice, c'era un blocco di terra e un blocco d'acqua; ma poi si sa come vanno queste cose, la terra si spaccò, di qua si sollevò, di là s'inabissò, l'acqua ci entrò in mezzo, nel frattempo per qualche strana alchimia quella che chiamiamo vita nacque e si sviluppò nelle forme che conosciamo e in molte altre, e così, per farla breve, si arrivò ai giorni nostri.
Tutto questo preambolo per dire che prima in quel posto lì non c'era niente, ma proprio niente niente, neanche quel posto lì. Poi ci venne un atomo di elio, poi finalmente un pianeta, sì, ma magari c'era il mare. Poi il fondale marino si sollevò. Poi un qualche albero, o felce o muschio o lichene o chissà cosa, cominciò a mettere radici proprio lì, proprio in quel punto. E dopo che lui fu morto ne arrivò un altro, e poi un altro e un altro ancora, e fu sera e fu mattina, per anni e anni. Solo che nel frattempo era arrivato anche l'uomo. E un giorno l'albero e l'uomo si trovarono uno di fronte all'altro. L'uomo a dire che quel pezzetto di terra era suo da qui a lì e di un altro da lì a là, ma comunque di un altro uomo. L'albero che, ignorando l'equivalenza tra proprietà e furto, se ne stava tranquillamente lì, ma proprio . Al confine tra due pezzettini di mondo appartenenti a due uomini diversi. Uno dei quali, per sancire e concretizzare il suo arbitrario diritto di proprietà, ebbe l'idea antica ma efficace di costruire un muro. Ma lì dove passava il confine, e dove doveva passare il muro, lì c'era l'albero. E quindi l'uomo, volendo preservare la vita dell'albero senza per questo regalare al vicino un solo centimetro quadrato di pianeta, tirò su il muro in modo tale che l'albero ci passasse in mezzo. Nel muro creò un'apertura dal diametro un poco superiore a quello dell'albero, circondandolo senza stringere, che stringere un albero con conviene a nessuno, si sa. Poi però, come tutte le cose che vivono, quell'albero è morto. Il muro invece non viveva, e quindi non è morto. E così...

E così, quando il tronco di quell'albero sarà marcito e si sarà decomposto del tutto, probabilmente il muro sarà ancora lì. Col suo buco, che a quel punto sarà del tutto inutile e renderà quasi altrettanto inutile il muro nel suo complesso. Ché un muro con un buco che muro è? E le genti che passeranno (o bella ciao ecc.) vedranno quel muro con quel buco vuoto, del quale non comprenderanno la ragione. E non capendo, anziché ringraziare il saggio costruttore del muro, che l'ha progettato e realizzato in modo da non compromettere l'esistenza di quell'innocente albero, scherniranno quel cretino di un costruttore di muri bucati.
Morale: costruite muri pieni e fottetevene degli alberi. L'umanità si merita questo.

5 commenti:

Bongio ha detto...

Niente da dire. Bella foto, bella idea, bella narrazione. Forse toglierei proprio quello che, con saggezza da costruttore di muri bucati, hai chiamato preambolo. Mi pare che filerebbe tanto uguale, e anzi forse meglio. Ad ogni modo, bravo.
Il muro e il buco, la divisione e l'unione mi paiono un'accoppiata fantastica, con o senza l'albero. Un po' come le fragole e il cioccolato, Bud Spencer e Terence Hill, o qualunque altra strana coppia ti venga in mente.

PS: Ma dov'è questa meraviglia?

un'amica o pseudo tale ha detto...

Gilo dove eravamo??!! A Sestri??

vasora ha detto...

dovresti mettere la possibilità di dare le stelline ai post. o i pallini. o i cazzetti. quello che ti pare.
da 1 a 5.
a questo darei 3 e mezzo - 4....

Unknown ha detto...

Bongio... occhio con la frase "qualunque altra strana coppia ti venga in mente"! potrebbe denotare scarsa attenzione nei confronti del Gilo e del suo passato...

http://digilander.libero.it/alessandrogilardi/coppie.htm

Unknown ha detto...

ad ogni modo post molto bello... con l'immagine in coda in modo che il browser non la visualizzi immediatamente
suspence funzionante...
great! :)