domenica 3 aprile 2011

Sono degli artisti (forse)

Chissà se l'hanno fatto apposta o se la coincidenza perfetta tra la mano della tipa e la cornice del finestrino è solo, appunto, una coincidenza.
Nel primo caso, chissà quante prove hanno dovuto fare, quante volte la tipa ha dovuto spostare la mano un po' più in qua [clic], un po' più in là [clic], un po' più in su [clic], un po' più in giù [clic], come i giapponesi che si fanno le foto l'un l'altro in piazza dei Miracoli fingendo di reggere la torre, ché la mano deve appoggiarsi perfetta alla torre, né un centimetro in fuori né uno in dentro: solo che lì è facile, la torre c'è ed è grandina, là il finestrino era virtuale. Oppure, se la tipa voleva essere pagata un tot a scatto, chissà quante volte hanno dovuto stampare la stessa foto, incollarla al treno, scollarla, ristamparla un po' spostata, riincollarla eccetera. Oppure, beh, sì, ci sarebbe anche una terza possibilità, ma onestamente stento a credere che quel finestrino lì sia stato progettato di quelle dimensioni lì e posizionato in quel punto lì solo perché lì c'era la mano della tipa. Ma chissà, forse sarebbero capaci anche di questo, mai sottovalutarli.
Se invece è un caso, beh, c'è poco da dire: che culo.

1 commento:

Un singaporese ha detto...

.. era meglio un post sul t-rex..