giovedì 27 marzo 2008

Piccole innovazioni inutili

Ci pensavo l'altro giorno. A cosa?, direte. Eh, un attimo, quanta fretta. Ora ve lo dico.
Pensavo: Già la vita è difficile di suo. Già la guida non è tra i momenti meno difficili dell'esistenza umana. La guida con pioggia ancora meno. Poi però ci si mettono anche loro.
Ci dev'essere da qualche parte nel mondo qualche grandissimo ingegnere di qualche grandissima casa automobilistica che un giorno si sveglia e, per dare un senso alla propria esistenza e soprattutto al proprio lauto stipendio, decide che sul prossimo modello prodotto da quella casa la leva dei tergicristalli dovrà andare verso l'alto anziché verso il basso. Cioè, per azionarli dovrà essere tirata in su e per spegnerli dovrà essere tirata in giù. Applausi scroscianti da tutto il consiglio di amministrazione. La modifica viene approvata all'unanimità e si va seduta stante in produzione.
Sì, ma si può sapere perché?
Mettere la retromarcia a lato della prima e non sotto alla quinta probabilmente può avere una qualche giustificazione tecnica. E passi. Ma far andare la leva dei tergicristalli all'insù invece che all'ingiù proprio no. E non penso neanche che sia un fattore in grado di determinare la decisione di acquistare una macchina piuttosto che un'altra. E allora, dico io, perché, perché, perché?

domenica 23 marzo 2008

martedì 18 marzo 2008

Fwd: La cosa strana

Pensate un po', c'è gente che mi risponde così alle mail. Sono fortunato, a modo mio.

---------- Forwarded message ----------
From: Uno
Date: 17-mar-2008 21.25
Subject: La cosa strana
To: Me

La cosa che a me pare essere un po' strana è che si presume che anche gli uomini interessino, o possano interessare, alle donne. Mi chiedo come mai tutti cercano tutti e nessuno si trova. Non ci si potrebbe mettere un attimo d'accordo? Quell'intellighenzia superiore che ci ha creati così perfetti in tutto, avrebbe dovuto prevedere anche un sistema meno rischioso per assicurarsi la continuità della specie, tutto sommato, non credi? Tutte le persone che conosco io sono o sfigate o smanicate, a seconda del loro sesso. Come se il riprodursi e lo stare insieme sia stato nei corsi dei secoli una sorta di incredibile astrusìa, chissà quale miracolo compiuto da personaggi ormai mitici ed irripetibili. Il governo, oltre che delle morti bianche e dei bamboccioni, della criminalità organizzata e del lavoro precario, non dovrebbe cercare altresì di favorire la penetrazione delle italiche genti (possibilmente ad opera di individui altrettanto italici)? Invece nessuno, manco a pagarlo in sangue, che dica nel proprio programma che provvederà a dare i manici e le fighe là dove servono. Mi pare di abitare in un cassetto della mia stanza, dove tutte le calze sono spaiate.
Io ho or ora 26 anni, tu all'incirca 29 [veramente ancora no ma fa lo stesso, ndr], il B____o 27, il B___i 28. Non siamo forse in una fase critica della nostra esistenza? Qualcuno ci sta aiutando ad essere meno critici?
 
E con questo quesito del fagiano, appuntamento furbo e pseudomondano, ti saluto e ti rinnovo l'augurio per una vita consacrata all'eros o a chi per lui.
 
Eustacchio

venerdì 14 marzo 2008

Buonanotte ai suonatori

Come certamente saprete, oggi è l'ottava Giornata Mondiale del Dormiresano.
Celebriamola in musica!

(con un sincero ringraziamento a chi mi ha fatto conoscere questa vivace canzoncina)

lunedì 10 marzo 2008

Unità di misura ad personam

Ci sono l'ampere, l'hertz, il newton, il pascal, il joule, il watt, il coulomb, il volt, l'ohm, e tante e tante altre. Insomma, c'è un'unità di misura un po' per tutti. Ne hanno tirate fuori a carriolate, e probabilmente molte sono superflue, ma si sa come vanno queste cose, c'è sempre da accontentare qualche parente di qualche amico, e quindi giù con le unità di misura! Ma allora, dico io, non gli costerà mica tanto metterne una in più...
Avanzerei dunque una modesta proposta:

il gilo.
Bello, vero? Già. E poi sarebbe un'unità di misura seria, con tutti i multipli e sottmultipli del caso, dal microgilo al megagilo (uau!) e oltre. Certo, il kilogilo non suona granché, e anche il gigagilo è alquanto ridicolo, ma si chiuderà un occhio. In fondo, via, siamo onesti: un'unità di misura me la meriterò anch'io, o no?
L'unica domanda che rimarrebbe aperta, a questo punto, è la seguente: quale grandezza si potrebbe misurare in gilo?
Si accettano suggerimenti.

venerdì 7 marzo 2008

Pasqua quando arriva arriva

Oggi ho mangiato la prima fetta di colomba del 2008.
Ho ancora 5 panettoni belli integri. Diconsi cinque.
Mi sa che ho sbagliato qualche calcolo.
Ma ce la farò.
Devo farcela.

martedì 4 marzo 2008

Poteva anche andare peggio

Atto I - Scena 1

Personaggi: L'architetto, Il committente.

Scena: Pisa, A.D. 1170 o giù di lì.

Architetto: - Sa, signore, ho avuto un'ideona per quella torre che mi ha chiesto. Una cosa mai vista. Una roba che spacca.
Committente: - E sentiamola.
Architetto: - Gliela faccio storta.
Committente: - Storta? Bah, come idea non è malaccio, sì. Ma storta come?
Architetto: - Avevo pensato di inclinarla un po' verso nord, in modo che sporga suppergiù di un 5 metri...
Committente: - Uhm... Sì, si può fare... Ma sì, così poi tutti i cinesi verrebbero a farsi una foto mentre fingono di raddrizzarla, e io gli potrei vendere ogni sorta di paccottiglia ricordo storta made in China...
Architetto: - E poi una torre storta non s'è mai vista da nessuna parte: dia retta, diventiamo famosi, lei e io.
Committente: - Ok, dai, mi hai convinto, eccoti i soldi. Ma mi raccomando, che sia bella storta, eh?
Architetto: - Tranqui.

Epilogo.

Dopo qualche anno uno sprofondamento del terreno, una torre progettata storta che si raddrizza, un architetto in meno, e fine della storia.

Sipario.