venerdì 31 agosto 2007

Attenzione!

Tenetevi ben lontani da Sarzana almeno fino a domenica sera: c'è il Festival della mente, rischiereste di imparare qualcosa. E la cultura, come si sa, è pericolosa. Quindi continuate piuttosto a visitare questo blog, che qua non correte alcun rischio.
Poi non dite che non vi avevo avvertito.

giovedì 30 agosto 2007

Se non ci sentiamo per un po'...

Non so, magari non c'entra niente, ma le lasagne al pesto di oggi avevano un retrogusto strano, come se al posto della besciamella avessero usato lo yogurt... Sarà novelle cuisine?

O mia bela Madunina

Ieri, avendo effettuato il tragitto Porta Genova - Abbiategrasso, ho finalmente percorso tutte le tratte urbane della metropolitana di Milano. Ora posso ben dirmi un milanese a pieno titolo.
Che fortuna.

martedì 28 agosto 2007

Repvbblica grondoliana

Non so se siete mai stati a Grondola. Trattasi di un ridente paesettino sui monti sopra Pontremoli (MS); se non ce l'avete presente vi consiglio di farci un salto. O anche no.
Comunque: a Grondola c'è una Piazza della Repubblica. Ok. Ma c'è anche una targa che dice che quella è stata la prima Piazza della Repubblica d'Italia.
A Grondola.
Ora, secondo me la notizia che c'era la Repubblica a Grondola non è arrivata prima del 1952. Ma allora come hanno fatto a intitolare una piazza alla Repubblica per primi?
Non osando mettere in dubbio l'onestà dei grondoliani, è chiaro che si devono essere messi avanti. Secondo me Piazza della Repubblica l'hanno chiamata così verso il 1937. Avranno detto: Scommettiamo che tra un po' c'è la Repubblica e facciamo una Piazza della Repubblica. Se ci va bene siamo i primi, se no chi volete che se ne accorga quassù?
Gli è andata di lusso.

Nuntio vobis gaudium magnum

E' tornato Fazius.

venerdì 24 agosto 2007

Quesito

In quanto visitatori di questo blog, siete senz'altro degli esseri superiori. Di conseguenza, sarete di certo in grado di fornirmi una spiegazione sul significato recondito del seguente cartello:



Grazie della collaborazione.

Con tutto il rispetto

Dal Corriere di oggi:

«Romano Prodi, nudo o vestito, con la scorta nuda o vestita, visiti una spiaggia naturista. Il premier ci aiuti e metta fine a questa situazione ipocrita che rende il nostro Paese ridicolo»: il comitato ambientalista Ecoblu lancia la provocazione. È la risposta al blitz di due giorni fa degli uomini della Forestale a Sabaudia, Latina. Gli agenti hanno multato 30 nudisti su un tratto di arenile isolato [...].

Io, tutto sommato, credo proprio che preferirei pagare la multa.

giovedì 23 agosto 2007

Un genio del nostro tempo

Forse ve lo siete perso, ma il gondoliere che ieri sera al TG5 ha proposto di risolvere il problema dei piccioni a Venezia sostituendoli con fagiani merita quanto meno una menzione.

mercoledì 22 agosto 2007

Segnal'etica

Naturalmente, fuori da ogni supermercato c'è un'insegna immensa col nome del supermercato. Ci si meraviglierebbe se non ci fosse. Ma anche fuori da ogni negozietto di periferia c'è un'insegnetta. Ogni luogo dove si presume che qualcuno possa aver bisogno di entrare ha una scritta che lo identifica. Persino i carabinieri arrivano a scrivere "Carabinieri" davanti alla caserma, figuratevi.
Solo nelle stazioni non c'è un cartello che dica "Stazione".
Certo, in genere le stazioni sono fatte a forma di stazione, e si riconoscono. Ma mettiamo che uno arriva da qualche Paese in cui le stazioni magari esistono ma hanno un'altra forma. Quello come fa a sapere che quell'affare lì è proprio una stazione?
In certe stazioni, invece, fuori c'è il nome della stazione. Bella forza. Se uno, per esempio, è a Parma, fuori dalla stazione legge "Parma". Informazione per lo più superflua, giacché egli si trova già a Parma. Per quello che ne sa lui, quell'edificio potrebbe essere il comune di Parma, o il tribunale di Parma, o la casa chiusa di Parma, o qualunque altra cosa.
Eppure basterebbe tanto poco. Se non si ha voglia di contare le stazioni e ordinare un congruo numero di cartelli tutti uguali (spuntando probabilmente un notevole sconto) si potrebbe prendere il primo imbecille che si fa beccare a scarabocchiare un treno e mandarlo, per punizione, a scrivere "Stazzione" con la bomboletta fuori dalle stazioni. Certo, è tanto stupido che lo scriverebbe con due zeta. Ma anzi che niente.

domenica 19 agosto 2007

Riflessioni di fine estate

Poteva essere delizioso, saporito, gradevole, piacevole, appetitoso, croccante, eccellente, ghiotto, gustoso, delicato, pregevole, genuino, squisito, stuzzicante, succulento, profumato, fragrante, sano, soave, naturale, puro, allettante, equilibrato, dolce... E invece no: qualcuno ha deciso che il cocco deve essere bello. E basta. Cocco bello, punto. Al massimo fresco, ma ogni tanto e senza convinzione. Il cocco è bello, stop. Eppure secondo me il consumatore potrebbe gradire un’innovazione del prodotto. Non sono un genio del marketing e non ci tengo ad esserlo, ma ho l’impressione che se qualcuno, senza neanche troppa fantasia, andasse in spiaggia a vendere lo stesso identico cocco marcio definendolo "buono" anziché "bello" potrebbe fare i miliardi. Devo mettere a punto i dettagli, poi tra 2 o 3 mesi vado, provo e vi faccio sapere. Basta che non mi fregate l’idea.

giovedì 9 agosto 2007

Brutta roba, la vecchiaia.

Ieri ho fatto 5 partite a briscola.
Poi mi sono accorto che mancavano i re.

martedì 7 agosto 2007

Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen

In linea di principio, sì, mi stanno più simpatici i treni coi finestrini apribili. Mi sento più in contatto col mondo esterno, non lo vedo solo passare al di là del vetro ma me lo sento in faccia, caldo o freddo o profumato o puzzolente che sia. E di certo la gente da prima classe non è la mia categoria sociale preferita. E quindi viva la seconda classe dei regionali senza finestrini sigillati. In linea di principio.
Però.
Però la gentile signora anziana che in un pomeriggio di metà luglio si siede nell'ultima fila del vagone e appena si raggiungono i 30 km/h scatta a ordinare gentilmente a tutti di sigillare ogni pertugio, quella non mancherà mai. Pare che le fornisca direttamente l'Ansaldo, di serie, una per carrozza.
Però nella carrozza successiva, l'unica sottoposta a restyling di recente, durante l'installazione del condizionatore l'Officina Grandi Riparazioni del caso ha alacremente provveduto a rimuovere la signora di cui sopra. Ottimo. Solo che l'ha sostituita col tipo che si siede in prima fila e decide che lui è un uomo vero e quindi spalanca il finestrino suo e quello a fianco, giusto per non correre rischi (e sì, va bene sentirsi in contatto col mondo e menate varie, ma mica sempre!).
Però, direte voi, quando per qualche congiunzione astrale i due si incontrano, si annullano a vicenda? Macché. Si fondono, dando vita alla micidiale terza categoria, scientificamente definita "Superior stabat lupus". Esiste, ne ho le prove. E' quella della giovane signora che si siede nella fila davanti a te, e sfidando ogni legge della fisica classica e quantistica ti chiede di chiudere il finestrino. A te, che sei dietro; e che, memore del finale della celebre fiaba, non puoi che acconsentire.
La prossima volta chiedo asilo politico al macchinista.

lunedì 6 agosto 2007

Bum bum Bau bau

Mi raccomando, gente, fate tutti come il genio che era accanto a me ieri sera: portate il vostro bel cagnolone a vedere i fuochi! Si divertiranno sia lui che i vostri vicini.

domenica 5 agosto 2007

Questi ci vogliono fregare.

In tutto. Tipo, il frigo. Il frigo ha la lampadina. Anche il forno ha la lampadina, ma hanno dovuto metterci anche il vetro, e col vetro fregare è più difficile. Il frigo ha la lampadina ma non ha il vetro. Certo, c'è l'interruttore. Quando uno chiude la porta, quella schiaccia l'interruttore e spegne la lampadina. O almeno, così sembra. Quando la porta è quasi chiusa si vede la lampadina che si spegne. Bello. Rassicurante. Ma chi mi garantisce che in realtà non ci sia qualche altro interruttorino nascosto che, quando la porta è ermeticamente chiusa, riaccende la lampadina?
Questi ci vogliono fregare. E' chiaro. Ma a me non mi fregano, no. Oggi svito la lampadina e ci metto una candela. Poi voglio vedere chi mi frega, a me.

venerdì 3 agosto 2007