sabato 21 marzo 2015

Qualcosa di strano

Allora, vi racconto.
In data 6 febbraio 2015 u.s. ho acquistato un oggettino tramite un ben noto sito di commercio elettronico. Alla modica cifra di euro 1,00, pari, per i nostalgici, a lire 1936,27. Si tratta di un caricabatterie USB, per la cronaca, ma non è questo il punto. Qualunque oggetto fosse, la cosa strana è che qualche giorno fa, dopo poco più di un mese, è arrivato. Non so ancora neppure se funziona, ma non importa: è arrivato. Dalla Cina. Da Shanghai, Wanhangdu Road 888, per essere precisi.
Ora, secondo un ben noto motore di ricerca da quel posto lì alla cassetta delle lettere del sottoscritto ci sono la bellezza di 9152 km. Non propriamente la via dell'orto, no. Eppure le poste cinesi qualcosa ci avranno pure guadagnato. E così pure chi gestisce la carta di credito con cui ho effettuato il pagamento, nonché chi ha trasferito il denaro dalla suddetta carta al conto del venditore. E a chi ha prodotto la busta, con all'interno tutti quei pallini di plastica antiurto tutti pieni di aria cinese, non gli vorremo dare qualcosa? E poi c'è anche il bollo della dogana, e i doganieri non staranno mica lì per beneficenza, eppure sembra proprio tutto regolare, guardate:

E tutti questi soggetti, e probabilmente anche altri, non ultimo il produttore del caricabatterie, hanno rosicchiato la loro quota del mio misero euro. E evidentemente ce n'era per tutti.
E allora?
Allora niente, però qualcosa di strano c'è, in questo mondo.