lunedì 30 giugno 2008

Scusate la domanda,

ma che cazzo di caldo fa?

sabato 28 giugno 2008

Spezia mi fé, disfecemi Versilia

Oggi sono stato, o meglio, quel poco che resta di me oggi è stato a Forte dei Marmi. Niente di speciale, se non fosse che sono andato (e tornato, persino) in bici. Ebbene sì. La settimana scorsa ero arrivato a Marina di Massa, quella prima a Marina di Carrara, e l'idea originaria era proprio di progredire un po' alla volta, ma mi sa tanto che la settimana prossima a Viareggio non mi ci vedranno. E forse, per un po', neanche altrove.
Il mio fedele contachilometri sostiene che in 3 ore, 2 minuti e 48 secondi ho percorso 52 chilometri e 700 metri, a una velocità media di 17,2 km/h (massima 36,8 ma in discesa, giù dalla Cima Coppi, che poi sarebbe il cavalcavia dell'autostrada). Anche un noto sito di indicazioni stradali conferma che la lunghezza del percorso è di 26 km circa, ma su questo dato le mie gambe dissentono con tutta la scarsa fermezza che rimane loro. Manca uno 0 da qualche parte, dicono. E il mio apparato muscoloscheletrico tutto è in subbuglio. Non so, probabilmente non ho più l'età per queste cose. Forse dovrei solo scrivere post un po' più elaborati di questo standomene seduto in poltrona davanti al ventilatore con una boccia di luppolo liquido in mano. Non so. Fatto sta che tutto quello che mi può far male lo sta facendo, non ultimo il culo.
Ahi.

domenica 22 giugno 2008

Tutti a casa

Ebbene sì, avete indovinato: per una volta persino su questo blog si parla di Cultura. Cultura cinematografica, per l'esattezza. Si parla di un film, già. Certo non una nuova uscita, un film vecchiotto (è del '60) ma sempre valido. Regia di Comencini, sceneggiatura di Age e Scarpelli, mica pizza e fichi. Ci sono Sordi, De Filippo e altra gente. Parla della seconda guerra mondiale, dell'8 settembre e di quello che ne è seguito. Con ogni probabilità lo avrete già visto, questo film, ma proprio perché sono io ve ne metto una scena:

Ecco fatto.
Contenti? Io, tutto sommato, abbastanza.

venerdì 20 giugno 2008

Cosa mi tocca fare

Allora, vi spiego.
Una mia conoscente mi ha ordinato di pubblicare un post che parli del cane che s'è comprata qualche mese fa, pagandolo fra l'altro una cifra palesemente sproporzionata rispetto al peso e all'utilità della bestia in questione, ma non è questo il punto, né la cosa mi riguarda.
Dicevo. La conoscente mi ha promesso che se avessi messo in questo ambitissimo spazio una foto della bestia di cui sopra mi avrebbe presentato una sua presunta amica (umana) che sostiene essere libera e disponibile.
Ora, sapete quanto io sia fermamente contrario, in linea di principio, ai post su ordinazione che sottendono velati ricatti, ma senz'altro conoscete anche quel famoso paragone che ha tra i soggetti una coppia di buoi; dunque, per farla breve, ecco a voi il cane:

Il problema è che secondo la proprietaria dell'animale dovrei anche scrivere qualcosa di carino e simpatico a proposito della bestiola. Ci ho pensato, ma non è che mi venga granché. Per associazione di idee, guardando la foto qua sopra la prima cosa che mi viene da pensare è, ovviamente, di questo tipo:

Però, appunto, è solo un'associazione di idee, non sarei proprio in grado di imbastirci sopra un post.
Me la date voi una mano? Grazie. Poi vi faccio sapere com'è andata.

martedì 17 giugno 2008

Un post non per caso

A volte mi piace pensare che nell'universo ci sia un qualche tipo di ordine superiore. Le prove che ho raccolto negli anni a sostegno di questa tesi, tuttavia, non sono molte (giusto l'esistenza di qualche ragazza conosciuta o solo vista passare, non molto di più), dunque mi aggrappo a quelle poche a disposizione.
Ad esempio, prendete un bel trenino regionale-ma-non-troppo (di quelli che fermano solo nelle stazioni degne di questo nome, per intenderci) e andate da Spezia a Livorno. Fermate intermedie: Sarzana, Carrara, Massa, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Viareggio, Pisa. E guardate fuori dal finestrino, quando vi fermate. Vedrete che a Spezia la stazione è alla vostra destra, a Sarzana a sinistra, a Carrara a destra, a Massa a sinistra, al Forte a destra, a Pietrasanta a sinistra, a Viareggio a destra, a Pisa a sinistra, a Livorno indovinate.
E allora, dico, tutta questa mirabile regolarità può forse essere solo frutto del Caso?

giovedì 12 giugno 2008

E = m g h, perbacco!

Magari non serve, ma prima di ricaricare la batteria del cellulare ho l'abitudine (se posso) di scaricarla completamente. Per farla scaricare uso il giochino del verme che deve mangiare gli insettini e ogni volta che ne mangia uno si allunga, avete presente? Ecco, bravi, proprio quello lì nella foto. Imposto la modalità senza muri, lo faccio partire e lo lascio andare, così il verme se la striscia beato e la batteria si scarica.

Appoggiando il cellulare sul dorso il verme si ritrova a strisciare in pianura, e non c'è problema. Appoggiandolo su uno dei due lati, però, si costringe il povero vermiciattolo a strisciare in salita o in discesa, a seconda.
Ebbene, mi pare di aver notato che la batteria si scarica più velocemente se il verme va in salita. Che poi è anche logico. La fisica non è un'opinione. Il verme deve salire, gli ci vuole energia, e quell'energia la prende dalla batteria, com'è naturale.
Questa osservazione l'ho esternata a qualche mio conoscente di passaggio, tempo fa, ma costoro non hanno mostrato particolare entusiasmo per la mia scoperta.
Eppure...

lunedì 9 giugno 2008

Grazie

Lo so, su questo blog parlo spesso di treni, forse ultimamente anche un po' troppo spesso. Ma stavolta non posso proprio farne a meno. Devo ringraziare una persona. Senza di lui, o di lei, forse a quest'ora non sarei qui a raccontarla.
Sto parlando della persona che ha inventato il bracciolo tra i due seggiolini.
Senza quel fatidico bracciolo stamattina a S.Rossore (per i non addetti: trattasi di una stazione situata decisamente in curva, e quindi, se il treno si ferma, decisamente in pendenza) la mastodontica signora che mi si era seduta (anzi incastrata) accanto mi avrebbe senz'altro spiaccicato contro il finestrino o peggio soffocato tra le sue carni fagocitandomi poi lentamente come una sabbia mobile verticale, come Blob, o come una roba del genere. Brutta fine, ne converrete.
Quel bracciolo e il suo ignoto inventore hanno salvato la mia vita e questo blog di conseguenza.
Grazie.

giovedì 5 giugno 2008

Recensione censurabile

Stamani, verso metà mattina, un mio collega (degno di fiducia ancorché pisano) si mette a raccontare che ieri sera è andato al cinema. Ha visto Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, dice. E, a sentire quello che dice, non gli è neanche dispiaciuto. Ci sono un sacco di effetti speciali, dice, un sacco di scene d'azione.
Rambo gli fa 'na sega, dice testualmente il mio collega.
Io, non avendo visto il film, non so a che scena (d'azione?) si riferisse il mio collega, non so come abbiano fatto a inserirla nella trama, e neppure so quali effetti speciali abbiano usato per girarla, ma no, detta così m'ispira poco, 'sta scena di sesso con Rambo. Mi sa che non ci vado a vederlo al cinema, 'sto film.