lunedì 9 giugno 2008

Grazie

Lo so, su questo blog parlo spesso di treni, forse ultimamente anche un po' troppo spesso. Ma stavolta non posso proprio farne a meno. Devo ringraziare una persona. Senza di lui, o di lei, forse a quest'ora non sarei qui a raccontarla.
Sto parlando della persona che ha inventato il bracciolo tra i due seggiolini.
Senza quel fatidico bracciolo stamattina a S.Rossore (per i non addetti: trattasi di una stazione situata decisamente in curva, e quindi, se il treno si ferma, decisamente in pendenza) la mastodontica signora che mi si era seduta (anzi incastrata) accanto mi avrebbe senz'altro spiaccicato contro il finestrino o peggio soffocato tra le sue carni fagocitandomi poi lentamente come una sabbia mobile verticale, come Blob, o come una roba del genere. Brutta fine, ne converrete.
Quel bracciolo e il suo ignoto inventore hanno salvato la mia vita e questo blog di conseguenza.
Grazie.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

e noi invece vorremmo tanto sapere chi NON DOBBIAMO ringraziare!

Anonimo ha detto...

L'autobus e il treno sono mezzi legati ad aspetti più tipici della vita collettiva. La guida non dipende da noi, si è affidati a qualcun altro, non abbiamo il controllo, dobbiamo osservare un orario, non possiamo fermarci quando ci va e nemmeno cambiare itinerario. Il pensiero di perdere l'autobus o il treno è molto frequente. Cosa stiamo perdendo in realtà? Quale occasione ci sta sfuggendo? Quale legame affettivo, progetto di lavoro o altro, ci sta tenendo sulle spine? Oppure..... In quale aspetto siamo bloccati, non riusciamo ad avanzare? Stiamo forse valutando cambiamenti e possibilità che possono portarci in direzioni contrarie alle nostre regole, ed ai nostri valori? E' possibile che il nostro ingresso nella vita adulta o nel mondo del lavoro sia caratterizzato da grande fatica e da senso di inadeguatezza?

Anonimo ha detto...

Caro controllore...
Se ti mettessi a fare il filosofo in via definitiva probabilmente mi sarei risparmiato la multa di Giovedì scorso. In fondo sei sulla strada giusta, rompi le balle quasi quanto Hegel :-).

Anonimo ha detto...

Se un giorno riuscirò mai a trovare la DELORIANNE di DOC, tornerò indietro nel tempo ed spezzerò le braccine a Mister Bracciolo.
(ANONIMO...così sei contento)

Anonimo ha detto...

Mi ha maltrattato, ha gioito delle mie perdite, disprezzato i miei guadagni, raffreddato i miei amici [..] e per quale motivo? Perché sono un Gilo ! Forse che un Gilo non mangia come gli altri esseri umani? Se lo pungete non prova dolore? Non si ammala delle stesse malattie dei gentili? E non si cura con le stesse medicine? Estate e inverno non son caldi e freddi per un Gilo come per un altro essere umano? Se ci pungete, non sanguiniamo? Non moriamo se voi ci avvelenate?

Non me ne voglia Shakespeare, ma qui ci stava proprio bene. Basta con questa insensata campagna a sfavore del Gilo!

Anonimo ha detto...

Senza il bracciolo oggi non avremmo vissuto il dramma della fame... veder e il Gilo in formato Hoover (noto marchio di elettrodomestici) avventarsi su paste e dolciumi vari... sembrava un disadattato in cerca di cibo da più di un mese... scene raccapriccianti!!! La fame è brutta ma il Gilo è peggio.

Anonimo ha detto...

ancora? sbagliare è umano ma perseverare è diabolico!

Anonimo ha detto...

Ma dai, almeno potevate fare un po' di ginnastica insieme!
così la fai dimagrire!

Paola&Massi