Falso come una banconota da 3 euro? Non più.
Ci sono gli euro, no? Pochi ma ci sono. Bene. E di euro ce ne sono di tanti tipi, mica ce n'è uno solo. Ci sono quelli da 1 centesimo, 2 centesimi, 5 centesimi, 10 centesimi, 20 centesimi, 50 centesimi, e così via. Mi hanno raccontato che esistono anche i 100 euro, i 200 euro e i 500 euro, e mi fido.
Ma non è questo il punto. Non è il caso di dare la colpa all'euro, stavolta. Un tempo c'erano le lire, e anche allora c'erano le 100, le 200, le 500, le 1000, le 2000, le 5000 eccetera.
Insomma, passano gli anni ma i soldi, quei pochi che ci sono, iniziano sempre con l'1, col 2 e col 5. Tutti.
Ma perché?
E' evidente che la distribuzione sarebbe meno irregolare se esistessero quelli che iniziano col 3 anziché quelli col 2. Qualunque matematico professionista (se leggesse questo blog) saprebbe confermarvelo mediante rigorose dimostrazioni, ma anch'io, nel mio piccolo, ci arrivo. Cioè, si vede anche a occhio nudo che il tutto sarebbe assai più regolare se ci fossero i pezzi da 1, quelli da 2 no, da 3 sì, da 4 no e da 5 sì. E così via: 10 sì, 20 no, 30 sì... Tutto molto armonico.
E invece no: ci sono quelli col 2, che sono subito lì vicino a quelli con l'1, e non quelli col 3. Almeno, per par condicio, ci fossero anche quelli col 4. Neanche a parlarne.
Mica giusto.
Bisogna farci qualcosa. Quasi quasi vado, compro una cartuccia nuova e mi metto a stampare le banconote da 3 euro. Nel frattempo si accettano suggerimenti per le immagini da mettere sulla nuova banconota. Sul lato B, è noto, ci vuole un ponte, e pensavo di cavarmela con la famosa passerella della stazione di Sarzana, che chi non è pratico può vedere mirabilmente ritratta qua accanto in tutto il suo splendore; ma sul lato A?