venerdì 28 settembre 2007

Post anti spot

Tutta colpa della pubblicità*. Uno se ne starebbe lì tranquillo, e invece quella arriva e fa danni.
Ad esempio, l'altra sera ero a vedere Bonolis, bello tranquillo, senza pensieri, in pace con me stesso e col mondo; poi è arrivata la pubblicità, ho cambiato canale, ho visto Ballarò e ho cominciato a inquietarmi. Ieri sera lo stesso, ero a vedere le candid camera, me la ridevo tranquillo e beato; poi è arrivata la pubblicità, ho cambiato canale, c'era Santoro, e ho continuato a inquietarmi. E mi son fatto delle domande, ho saputo una minima parte di quello che succede intorno a me, mi sono preoccupato... Per quel poco che posso ho pensato, ho riflettuto. Ma io non voglio pensare, caspita.
Non va mica bene, 'sta storia. Accidenti alla pubblicità*.

*Intendo solo la pubblicità in TV, ovviamente:
quella (ad esempio) sui blog non fa che bene...

giovedì 27 settembre 2007

Ci prendono per in giro.

Il profumo di pulito.
Che caspita è il profumo di pulito?
Un ossimoro, direbbe chi ne sa. O qualcosa del genere.
Ma a parte le definizioni, il pulito non profuma, non puzza, non sa di niente. E' pulito!
Se si rovescia una boccia di profumo su una cosa pulita, quella profuma ma si sporca (di profumo). Se poi la si lava, viene pulita ma smette di profumare. Non mi pare un concetto particolarmente complesso.
Eppure.
Il profumo di pulito.
Mah.

martedì 25 settembre 2007

Ancora su Fazius

Scambio di battute appena avvenuto tra me e Fazius di fronte a un bicchierino di fragrante caffè della macchinetta:
Lui: - Hai visto Miss Italia ieri?
Io: - No, chi ha vinto?
Lui: - Una.
Mi ero ripromesso di non parlare più di Fazius per un po', ma ditemi voi come si fa.

venerdì 21 settembre 2007

Assenze presumibilmente temporanee

C'è un mio collega che non si fa vedere in ufficio da qualche giorno. L'ultima volta che l'abbiamo visto parlava dei suoi problemi con la moto. Diceva che il tubetto che esce dal serbatoio aveva un buchettino da cui colava un po' di benzina, ma era tranquillo perché sapeva che la benzina si incendia solo a 160° e che la parte esterna del motore non raggiunge temperature così alte.
Probabilmente le riparazioni stanno richiedendo più tempo del previsto: non vedo altri motivi plausibili per la sua assenza.
O forse uno sì.

giovedì 20 settembre 2007

Ignote a margine

Avete presente le pubblicità (in genere di vestiti o di gioielli) con la foto della tipa e vicino, scritto piccolo, il nome della tipa stessa? Non so, sarò io che sono strano, ma mi fanno un po' tristezza.
Voglio dire, in genere la tipa ritratta è un gran bell'esemplare di tipa, e su questo non c'è dubbio. Avercene.
Ma il nome.
Ci sono un sacco di pubblicità con foto di tipe anonime, magari splendide ma anonime. E va benissimo.
Ce ne sono altre con la firma di tipe (o tipi) mediamente famose che ci mettono la firma come per garantire le presunte qualità del prodotto pubblicizzato. Posso capire anche questo.
Poi ce ne sono altre con tipe (o tipi) talmente famose che scrivere il nome sarebbe pleonastico.
Sarebbe come scrivere sulla bandiera con la foto del Che, in un angolo, piccolo piccolo e di traverso, Ernesto Rafael Guevara De la Serna. Brutto e inutile.
Scrivere in un angolo il nome della tipa in fotografia vuol dire ammettere che non è abbastanza famosa da essere riconosciuta a occhio, e d'altra parte che le dispiace, perché la vorrebbe essere. Vorrebbe, un giorno, poter essere riconosciuta senza bisogno del nome.
Mi fa un po' tristezza.
Poi, sarò io che sono strano.

mercoledì 19 settembre 2007

W la letteratura

Messaggio di un lettore (che si firma Carlo Benito) pubblicato su E Polis Milano di oggi:

Questo Governo mi ricorda quel lettore de "L'arte dell'onanismo negli Ottomani". Come si starà rivoltando nella tomba il mio caro bisnonno. Maschio e Italiano vero!
Beh, non c'è che dire, intorno a noi ci sono dei Letterati (oltre che Maschi e Italiani) veri. Mi rendo conto di essere ignorante. Però questo signor Carlo Benito mi ha incuriosito. Ora vado in biblioteca e chiedo quel libro lì. Poi casomai ve lo racconto.

Da grande

Ammesso che in arte esista una bilancia tra il di fuori e il di dentro, tra l'occasione e l'opera-oggetto bisogna esprimere l'oggetto e tacere l'occasione-spinta.
Lo dice Montale, mica il primo scemo che passa.
Quindi, lasciamo perdere l'occasione che mi ha spinto a simili riflessioni. Diciamo solo che ieri sera pensavo questo: da grande mi piacerebbe fare il compositore di colonne sonore per film porno.

lunedì 17 settembre 2007

Questa ve la racconto.

Naturalmente si parla di Fazius.
Dunque: venerdì sera Fazius, contrariamente al solito, scende in Duomo sostenendo di avere appuntamento lì con la sorella. Sì sì, la sorella. Da Fazius uno potrebbe aspettarsi una scusa un po' meno banale, ma per ora facciamo finta di credergli.
Domenica eravamo d'accordo con Fazius di andare a mangiare da un tale, a Arcore (no, non quel tale che abita a Arcore, un altro). Io avrei dovuto portare il dolce, quindi, per confermare la mia meritata fama di gran signore, già sabato mattina provvedo ad acquistare il dolce più lussuoso di tutto il mio supermercato di fiducia.
Alle 23.58 di sabato sera arriva un messaggio da Fazius in cui si dice che quel tale di Arcore ha la febbre, e che quindi non se ne fa niente. Notare che il Fazius non si prende neanche la responsabilità del misfatto, ma ne incolpa il tale di Arcore.
Stamattina Fazius non si è ancora visto.
Ora: se non si trattasse di Fazius, cosa gli fareste voi a uno così?

venerdì 14 settembre 2007

Vatti a fidare del chilo

Dal Corriere di oggi:

Il kilogrammo ufficiale (unica tra le unità di misura definita in relazione a un manufatto e non a una proprietà fisica), custodito a Parigi al Bureau International des Poids et Mesures di Sèvres, non è più quello di una volta e pesa 50 microgrammi in meno.
Ora, a parte che io che credevo di pesare 70 chili risulto automaticamente ingrassato di 3500 microgrammi, così, dall'oggi al domani, e già la cosa non mi fa piacere. Almeno si fosse accorciato anche il metro, giusto per compensare il maggior peso con una maggiore altezza (ciò che procurerebbe vantaggi anche in altre direzioni), ma non si hanno notizie a riguardo.
Ma poi, cavolo, uno nella vita vorrebbe qualche certezza: e invece neanche dei chili ci si può fidare.
Anche perché, a quanto pare, c'è il legittimo dubbio che non sia stato quel chilo lì a dimagrire, ma siano ingrassati gli altri con cui questo viene confrontato di quando in quando. E qua le incertezze si moltiplicano.
Che razza di mondo.
Rimane solo da sperare che non si restringa la pinta.

Qui mi viziano

Lunedì purtroppo ho dovuto prendere un giorno di ferie.
Ma poi:
Martedì era il compleanno di una collega, che ha gentilmente portato pasticcini, limoncino artigianale e spumantino.
Mercoledì un'altra collega che sta per sposarsi ha portato anche lei paste, torte e beveraggi in quantità.
Ieri un collega anche lui prossimo al matrimonio (con un'altra, a quanto ne so: ma non è un'informazione rilevante) l'ha degnamente imitata.
Oggi se non arriva almeno una crostatina riciclata da Fazius mi licenzio.
Forse.

giovedì 13 settembre 2007

Cosa non si fa per la Scienza

Ci sono varie domande che mi perseguitano. Una era la seguente: Ma i giri della lavatrice sono casuali?
Spiego: la lavatrice, durante il lavaggio, fa un po' di giri in un senso, poi un po' di giri nell'altro, poi un po' in uno, poi un po' nell'altro, poi... Insomma, forse avete capito. Il numero di giri, però, è sempre diverso di volta in volta. Cioè, il cestello fa, tipo, 3 giri in senso orario, poi 2 in senso antiorario, poi 4 in senso orario, poi... Insomma, ora avete capito di sicuro.
Ora quello che mi chiedevo è: c'è un generatore di numeri casuali che determina ogni volta quanti giri fa la lavatrice in un dato verso oppure tutta la sequenza è stata predeterminata da qualche esimio studioso sulla base di intricatissimi calcoli e modelli matematici che tengono in considerazione efficacia del lavaggio, tempo necessario, energia spesa, consumo d'acqua e quant'altro?
Per tentare di dare una risposta a questo interrogativo, l'ultima volta che ho fatto la lavatrice mi sono seduto sul water (è proprio lì di fronte, e almeno unisco l'utile al dilettevole) con un taccuino, e ho iniziato a segnare il numero di giri fatti di volta in volta nei due sensi.
Solo che dopo un po' sono rimasto ipnotizzato da quel continuo moto rotatorio armonico alternato e non sono più stato in grado di continuare.
Per caso qualcuno di voi ha già concluso l'esperimento con successo? Altrimenti la prossima volta riprovo.

mercoledì 12 settembre 2007

Stiamo lavorando per noi

E' da qualche giorno che non posto, come vedete.
Sapete com'è, non è che uno possa sempre aver voglia (e tempo) di scrivere post abbastanza brillanti e profondi da non sfigurare nel confronto con quelli inviati in precedenza. Uno può anche aver da pensare ai fatti suoi, ogni tanto. Qualcuno potrebbe approfittare del blog stesso per parlare dei fatti suoi: io no. Un po' perché non li ritengo così interessanti, e un po' perché sono, appunto, fatti miei.
Comunque, grazie a tutti coloro che hanno continuato a visitare questo blog nella speranza di trovare qualche nuova perla di saggezza e in particolare a chi mi ha scritto, tra l'altro, le seguenti:

Aggiorna il blog
sarza manon posti più niente? non possiamo stare senza leggere le tue minchiate!
le lasagne hanno fatto effetto
visto il tuo utimo post, la tua assenza di ieri mi ha fatto preoccup
ke fine hai fatto ieri???
cazzo sarza.. ma dove eri ieri? mi hai fatto preoccupare..
dove cazzo eri
niente post oggi? dai metti qlcosa!!!

A presto! (forse)

venerdì 7 settembre 2007

Se non ci sentiamo per un po'...

Non so, magari è solo un principio di ipocondria latente, sta di fatto che Fazius ha appena preso una confezione di tarallini pugliesi alla macchinetta, e me ne ha offerti ben 3, e non ho potuto rifiutarli. Vorrete mica che Fazius si offenda.
In effetti, per essere pugliesi sono pugliesi, dice che li fanno in via S. Donato a Conversano, ma nonostante ciò (si noti che non ho detto "a causa di ciò": non vorrei mica passare per razzista, giammai) mi convincono poco. Sarà che conosco le (dis)avventure occorse di recente all'apparato digerente di Fazius?

Tra parentesi, 'sti tarallini li producono a Conversano e li distribuiscono a Vedano [al Lambro]. Mi piace pensare che siano entrambi verbi non per caso.

Don't Try This At Home!

Sono ancora sotto shock.
Qualche giorno fa mi sono dovuto stirare una camicia. Una camicia, capite? Da solo!
Ragazzi, non fatelo.
Piuttosto sposatevi.

giovedì 6 settembre 2007

Fazius' squaraus

Quest'oggi Fazius, l'intestino dilaniato da cruente lotte intestine (per l'appunto), dopo un lauto pranzo ha assunto una [cito] Bustina da 0,800 g contenente 10 miliardi di Lactobacillus acidophilus. Senza addentrarci nelle cause dei disturbi del povero Fazius e men che meno nelle loro marroni conseguenze, consideriamo alcune tra le molte considerazioni possibili.
Intanto, ovviamente, i 10 miliardi. Cifra bella tonda, ma ben difficilmente verificabile. Almeno scriverci un "circa", un "grosso modo", un "su per giù". No, 10000000000, tondi. Fanno 5164569 euro, per la cronaca. Già che c'erano potevano mettercene (o scrivere di avercene messi) qualche milione in più, o in meno. Ma volete mettere l'effetto?
Che poi, anche ammettendo che ce ne sia qualcuno di più o qualcuno di meno, sono tanti. E sono esserini vivi, a modo loro. Che vivono tutta la vita (anni!) chiusi in una bustina, piccola, buia, triste, con la non esaltante prospettiva di morire disciolti dai succhi gastrici di Fazius. Almeno quelli che stanno nello yogurt se la godono, mangiano un po' di aroma di banana (o di fragola, o quello che è), o per lo meno sognano di essere ingoiati dalla Marcuzzi come quelli della pubblicità. Ma quelli della bustina vivono una vita ben triste.
Bisogna fare qualcosa. Mobilitarsi. Altro che i panda, le galline ovaiole o i nani da giardino. Bisogna salvare i lactobacilli acidophili dalla bustina, e dallo stomaco di Fazius. Non c'è più tempo da perdere.

martedì 4 settembre 2007

Calcoli del giorno

Da City di oggi:

Si calcola inoltre che negli uffici il 60% dei pc restino perennemente accesi o in stand by; e ognuno disperde sotto forma di calore il 50% dell'energia che consuma.

Mi piacerebbe sapere dove va a finire l'altro 50%, ma chissà quanti altri calcoli del genere ci vorranno per scoprirlo...

Questa dicesi arte

lunedì 3 settembre 2007

C'è ancora qualche speranza (forse)

Stamani ho fatto l'abbonamento all'autobus e la tipa mi ha chiesto se ero studente.
Volevo quasi lasciarle la mancia. Ma poi ho pensato che un ringraziamento su questo blog la avrebbe resa senz'altro più felice. E quindi: grazie, signora abbonamentaia.

domenica 2 settembre 2007

Happy Fazius!

Oggi è il compleanno di Fazius!!!
Su, forza, tutti in coro:
Tanti auguri a te
tanti auguri a te
tanti auguri caro Fazius
tanti auguri a te.
Bravi.

sabato 1 settembre 2007

Qwertyuiop Asdfghjkl Zxcvbnm

Fino a ieri sera ero a lavorare, naturalmente davanti al computer.
Poi stamattina sono andato a tentare di dare una mano a un/a conoscente che deve scrivere la tesi (al computer).
Poi oggi mi sono messo a fare un po' d'ordine in questo, di computer, a rispondere alla posta, a scrivere questo post inutile e robette del genere.
Poi mi toccherà tentare di mettere una pezza alle devastazioni causate al mio computer dall'opera di papà durante la settimana.
E magari domani chiama anche la zia, che per non smentire la tradizione di famiglia ha devastato un po' il suo, e vorrai mica dirle di no, pov'ra m'nina. Anzi.

Pensavo, è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una tastiera.
[perdonate la citazione]