venerdì 31 luglio 2009

Fwd: Re: Ciao!!! :)

Un conoscente (cui ci riferiremo nel seguito con "lui", per rispetto a quel poco di dignità che gli è rimasta, suo malgrado) mi ha appena inoltrato il succulento scambio di mail di cui è stato protagonista. Giura che è tutto vero, e conoscendolo non fatico a crederci. In ogni caso, avendo ottenuto esplicitamente l'autorizzazione alla pubblicazione, ve lo propongo così com'è arrivato.

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: [nome e mail di lui]
Date: 31 luglio 2009 21.35
Oggetto: Re: Ciao!!! :)
A: [me]

Ciao [nome di lui],sì la mail è quella che abbiamo in comune io e il mio ragazzo.Ciao.


Il giorno XX luglio 2009 XX.XX, [nome di lui] ha scritto:

> Ciao! Sono [nome di lui], l'amico di [nome dell'amico di lui] che ascolta [nome di un cantante] :)
> Alla festa hai dato la mail a [nome di un amico comune] per le foto e non ho potuto non
> ricordarmela.... :)
> Spero di averla scritta giusta!
> Sei tu? :)
>
> Ciao! A presto!
>
> [nome di lui]

mercoledì 29 luglio 2009

Geni

Gente, mi onoro di annunciarvi che hanno inventato l'alluminio trasparente.
Vi spiego.
Praticamente hanno preso questo

l'hanno bombardato con mille milioni di miliardi di raggi X, una quantità di energia che se spesa meglio basterebbe per far circolare una Panda per 30 anni, e alla fine hanno ottenuto questo

Li stimo.

lunedì 27 luglio 2009

Oggi

C'è di buono che è già il 27.
C'è di meno buono che è già luglio.
C'è di ancora meno buono che è già il 2009.

martedì 21 luglio 2009

@19038

Voialtri, voi del resto del mondo, forse credete che qui a Sarzana non succede niente. O forse credete che a Sarzana il più strano sono io che scrivo queste cavolate su questo blog. E invece no, o ignoranti nel senso che ignorate: sono onorato di poter smentire categoricamente entrambe queste affermazioni. A Sarzana, basta saperli cercare, vivono e operano veri geni del nostro tempo, e non solo: costoro di quando in quando assurgono persino agli onori della stampa nazionale, e a pieno titolo. Ad esempio.

martedì 14 luglio 2009

Oggi sì

Oggi me lo sento. È da stamattina quando mi sono svegliato, anzi da prima, è da quando sono passato da Montignoso che me lo sento. È che oggi sono in forma, oggi è un giorno speciale, di quei giorni che non vengono spesso, come le eclissi di sole, che le puoi quasi contare (come dicevano quelli, temporibus illis). Oggi era la giornata buona. Oggi ero ispirato. Oggi avrei scritto un gran post. Uno come ne scrivevo una volta. Anzi, uno come non ne ho mai scritti. Anzi, uno come non ne sono mai stati scritti. Un post che avrebbe lasciato il segno, un post che avrebbe fatto la storia. I posteri avrebbero parlato di questo post, e non solo per assonanza con loro medesimi. Oggi era la volta buona. Oggi sì. Senonché...

Oggi sciopero, sissignori. Altro che.

mercoledì 8 luglio 2009

Comunicazione di servizio

No, perché magari voialtri che non ci siete in mezzo non lo sapete. Probabilmente voi avete sentito quello che se ne dice in giro, avete preso per buone le verità della televisione (eppure lo sapevate...) e pensate che sia tutto a posto, che funzioni tutto o quasi. E con una probabilità solo lievemente inferiore non ve ne frega neanche granché. Però io ve lo dico lo stesso. Io non so cos'è successo realmente con la rumenta di Napoli, col terremoto dell'Aquila e con tutte le altre emergenze che qualcuno sostiene di aver risolto: magari là è tutto a posto, glielo auguro, ma qua molto semplicemente

non è a posto una sega.
Qua continuano a sopprimere treni a caso, oggi questo domani quello dopodomani entrambi, e, quel che è peggio, non lo dicono. Quelli che non sopprimono sono in ritardo, le coincidenze invece chissà perché spaccano sempre il secondo. E naturalmente hanno tolto anche gli autobus sostitutivi: se è tutto a posto non servono, no?
Certo, è successo un gran casino, nessuno lo nega. E, per carità, a noi che possiamo raccontarla ci è andata di lusso. Ci mancherebbe. E comunque nessuno si aspettava che dopo un giorno fosse di nuovo tutto a posto, ovvio, ci vuole tempo: tutto sacrosanto. Però cazzo ditelo. Non venite a dire che è quasi tutto quasi regolare. E se sopprimete un treno, perché vi tocca sopprimerlo, ditelo prima, non dopo. Ditelo chiaro, questo treno c'è, quello no, e uno si organizza. Se no, con buona pace del mio beneamato Responsabile Tecnico, anche questa settimana altro che straordinari. E a proposito, voi, cari lavoratori che avete fatto sciopero lunedì, aggiungendo casino al casino come se ce ne fosse stato bisogno, io capisco e appoggio voi e le vostre ragioni ma cavolo trovatevi un altro modo per farle valere, o almeno un altro momento. Perché se per tornare a casa dal lavoro ci devo mettere tre ore e mezza, poi può anche succedere che mi dimentico della mia unione ai lavoratori di tutto il mondo e scrivo post come questo. Per lo meno.

mercoledì 1 luglio 2009

Hamburgeresse flaggate

Breve ma significativo dialogo intercorso qualche tempo fa tra il sottoscritto e la gentile commessa palesemente extracomunitaria di un noto fast food:

Io: Un hamburger.
Lei: Una?
Io: Sì, uno.

Lì per lì non ci ho neanche pensato su, ma poi, appena arrivato a addentare il cetriolo (momento topico), di colpo mi sono chiesto: Ma chi l'ha detto che "hamburger" è maschile?
Intendiamoci, non è per far polemica né per cambiare il mondo, qualcuno ha stabilito che "hamburger" è maschile e io lo accetto. E poi, suvvia, obiettivamente l'hamburger è maschile, si vede anche a occhio nudo. Ma su qualche altra parola un legittimo dubbio potrebbe benissimo sorgere.
Ad esempio, non molti giorni fa in ufficio è nata e si è sviluppata oltre lo stretto necessario una fervida discussione che aveva come argomento fondamentale il seguente interrogativo amletico: scrivere "il flag" o scrivere "la flag"? Risolutivo in merito è stato il parere degli ignoti autori di un noto sito, ma converrete che il dubbio è più che giustificato: se la traduzione letterale italiana di un termine straniero è femminile, perché mai (se non per vile abitudine o peggio per un diktat imposto da una qualche autoproclamata autorità) il termine stesso dev'essere maschile?
Chi è che stabilisce che una tal parola che un bel giorno suo malgrado entra nel patrio vocabolario debba per forza e per sempre e per chiunque essere maschile o essere femminile? Sarà una persona sola o una commissione appositamente nominata? Se, com'è auspicabile visto il rilievo della questione, sono in diversi a decidere, m'immagino le riunioni interminabili, le discussioni, i faldoni di documenti portati da ognuna delle parti a sostegno della propria tesi, i ricorsi, gli appelli, i reciproci insulti, le risse... Finché, dopo una lunga serie di fumate nere, esce uno sfinito portavoce della fazione vincitrice che annuncia a giornalisti e curiosi vari: Signore e signori, "hamburger" è maschile.
E tutti se ne tornano a casa contenti.