domenica 19 agosto 2007

Riflessioni di fine estate

Poteva essere delizioso, saporito, gradevole, piacevole, appetitoso, croccante, eccellente, ghiotto, gustoso, delicato, pregevole, genuino, squisito, stuzzicante, succulento, profumato, fragrante, sano, soave, naturale, puro, allettante, equilibrato, dolce... E invece no: qualcuno ha deciso che il cocco deve essere bello. E basta. Cocco bello, punto. Al massimo fresco, ma ogni tanto e senza convinzione. Il cocco è bello, stop. Eppure secondo me il consumatore potrebbe gradire un’innovazione del prodotto. Non sono un genio del marketing e non ci tengo ad esserlo, ma ho l’impressione che se qualcuno, senza neanche troppa fantasia, andasse in spiaggia a vendere lo stesso identico cocco marcio definendolo "buono" anziché "bello" potrebbe fare i miliardi. Devo mettere a punto i dettagli, poi tra 2 o 3 mesi vado, provo e vi faccio sapere. Basta che non mi fregate l’idea.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Dal taccuino del vecchio mi aspetto escano a breve altre importanti idee; intanto va senz'altro detto che questa è semplicemente meravigliosa. La curiosità è che parli di cose che tutti possono rilevare, ma sulle quali nessuno ha mai posto un significativo accento. Prendiamo il mondo come fosse qualcosa di fatale, un cieco destino. Invece il cocco, se lo volessimo, potrebbe diventare 'buono' o 'onesto'. Appunto.

Anonimo ha detto...

aaaahhh sarza tra 2-3 mesi in spiaggia ci trovi solo le bottiglie con i messaggi dentro....

Anonimo ha detto...

Sarza ti ci vedrei bene a contrattare il prezzo come i marocchini...

Anonimo ha detto...

Figa, perché sei così sfaticato? La tua mente capace non riesce a partorire qualche post in più? Allora che si passa di qua a fare se poi non si trova niente di nuovo sotto il sole? Alla fine non passerà più nessuno, consideralo! Minaccia o promessa?