domenica 13 giugno 2010

Quelli che il treno - XII

Quelli che si sono comprati la valigia con le ruote e quindi, giustamente, avendola comprata la devono usare, la devono sfruttare fino in fondo, devono ammortizzare il maggiore esborso derivante dalla presenza delle ruote, che non è poco, e quindi trascinano la loro valigia con le ruote lungo tutto il corridoio del treno travolgendo tutto quanto ostacola la loro avanzata, cartacce, borse, piedi, ogni cosa; poi arrivano alla porta del treno, si fermano, sollevano la valigia, scendono gli scalini, si fermano, posano la valigia, la trascinano per quella dozzina di decimetri che li separano dal sottopassaggio (ché non si butta via niente), si fermano, sollevano la valigia, scendono le scale del sottopassaggio, si fermano, trascinano la valigia nel sottopassaggio (tipicamente non sono chilometri e non sono 4 corsie), si fermano, sollevano la valigia, salgono le scale del sottopassaggio, si fermano, appoggiano la valigia in terra e finalmente prendono culo e ruote e levano entrambi dalle palle, dalle tue palle, di te che sei dietro di loro, in ritardo, hai fretta, e ogni 3 passi ti tocca inchiodare e rischiare di crollargli addosso per inerzia dovendoli poi ripagare per buoni. Che tra l'altro probabilmente fanno il triplo della fatica che sarebbe necessaria sollevando quella valigia e portandosela a mano per quei 10 cazzo di metri, ma fosse tutto lì poco male, fatti loro. Invece no, sono anche fatti tuoi. E quindi.

2 commenti:

Bongio ha detto...

Beh dai, io ne ho visti moltissimi che le scale le fanno senza curarsi di sollevarla. E poi, scusa, che pensi che ce le abbiano messe a fare, quelle strisce adesive grigie sui pavimenti con le scanalature? Una volta tanto che una spesa pubblica non è uno spreco, e tu fai anche il polemicone :-P

Anonimo ha detto...

Questa serie potrebbe aspirare alla pubblicazione in qualche opuscoletto umoristico di trenitalia....