mercoledì 13 agosto 2014

Ångström chi?

Poi talvolta capita che mi ritrovi in ferie. Di rado, ma capita. E in ferie talvolta capita che mi metto a pensare. So che è un errore, so che fa male, so che non dovrei, ma a volte mi scappa. Oggi, ad esempio, forse anche su suggerimento di un ben noto motore di ricerca, pensavo a questa cosa qua: i colori.
I colori, si sa, sono tanti, e tutti belli colorati: c'è il rosso, c'è il verde, c'è il blu, c'è il giallo, e così via. A stare a sentire le donne, poi, ce n'è un'infinità in più, dall'acquamarina allo zaffiro, passando per bordeaux, ocra, turchese, glicine, cremisi e chissà cos'altro; ma noi ce ne guardiamo bene, dall'ascoltarle, e quindi rimaniamo pure ai primari più noti e certi.
Ora, pensavo, i colori ce li insegnano da bambini, a tutti: il mare è blu, il sole è giallo, la cacca è marrone, eccetera. E quindi tutti, crescendo, associamo quel certo colore lì a quel nome lì, e quando un oggetto è dello stesso colore di quella cosa lì, colore che sappiamo chiamarsi così, diciamo che quella cosa è di quel colore lì anche lei. Tautologico. Tipo, vedo che i Puffi hanno lo stesso colore del mare, mi hanno detto che il colore del mare si chiama blu, e quindi dico che i Puffi sono blu. E ci azzecco.
Sì, ma quel colore lì, il colore del mare e dei Puffi, come sarà visto dagli altri? Non mi riferisco ai daltonici o a altre categorie particolari, è proprio un discorso generale. Voglio dire, magari un altro il mare lo vede di un altro colore, rispetto a come lo vedo io. E però quel colore che vede lo chiama blu anche lui, perché da bambino gli hanno detto che quel colore lì si chiama blu. E così per tutti gli altri. Mettiamo che quel certo colore che io chiamo rosso un altro lo percepisce della tonalità che io chiamo verde, e viceversa. Tutti e due viviamo tranquilli, tutti e due sappiamo che nel semaforo il rosso è sopra e il verde è sotto; e però di fatto vediamo due cose diverse.
E il problema è che non ce lo possiamo dire: se io gli chiedo di che colore è la luce sotto del semaforo, lui mi risponde che è verde, come sono verdi le foglie e le lucertole. E come dargli torto. Ma magari sta vedendo, ha sempre visto e vedrà sempre tutta un'altra cosa da quella che vedo io.
E non è neanche questione di lunghezze d'onda o simili amenità fisiche: lo so anch'io che il rosso sta sopra all'infrarosso, grazie al cavolo: ma, in ultima analisi, cos'è il rosso? O meglio, di che colore è? Boh.
E quindi, pensavo, staranno mica durando un po' troppo, 'ste ferie?

2 commenti:

Unknown ha detto...

ma dove sei andato in ferie?
alla fine dell'arcobaleno?
e magari invece di un tesoro hai trovato qualcosa da fumare?

Bel post gilo....un po' complicato da capire....ma bel post...!!!

ciao

Ila ha detto...

Ma se sei daltonico!!!