domenica 25 maggio 2008

Più gallerie per tutti

Una delle principali caratteristiche dei mezzi pubblici è che sono, appunto, pubblici, e che quindi tipicamente insieme a noi c'è anche altra gente.

Un'altra caratteristica dei mezzi pubblici è che, sempre tipicamente, non bisogna guidare, giacché ci viene fatto credere che ci sia qualcuno che lo sta facendo al posto nostro.
Di conseguenza sui mezzi pubblici in genere, e sul treno in particolare (anche a causa della nota conformazione vis-à-vis dei seggiolini), si ha tempo e modo di osservare i campioni di umanità presenti attorno a noi, di studiare i loro comportamenti, di origliare le loro conversazioni. Specialmente quelle telefoniche. Queste, però, spesso si protraggono più a lungo del dovuto, perdendo inesorabilmente di interesse. D'altronde, spesso, uno dei momenti più divertenti delle telefonate altrui è quando vengono improvvisamente interrotte da cause esterne. Tipo le gallerie, appunto.
Sarà capitato anche a voi di assistere alla gustosa scenetta della signora che parla al telefono mentre il treno entra in galleria, di notte. Questa per un po' continua col monologo, convinta che l'interlocutore la stia ascoltando rapito dalla sua arte oratoria. Poi inizia a fare qualche pausa, attendendo segni di vita dall'altra parte. Quindi inizia a urlare "Pronto? Mi senti? Pronto? Pronto?" a volume linearmente crescente. Poi guarda il display, non ci capisce niente, riprova con qualche colpo di "Pronto?", e infine scuote la testa sconsolata, accorgendosi della galleria. Che a quel punto finisce. E si ricomincia.
Insomma, le gallerie servono. O di sicuro non fanno danni. Cioè, ne converrete: molto meglio una galleria in più che una in meno. E costruire gallerie genera comunque occupazione. Quindi: ci vogliono più gallerie.
Certo, si dirà, le gallerie costano. Obiezione accolta. Ma quello che costa (credo) non è tanto la costruzione della struttura della galleria quanto lo scavo che la precede. Cioè, prima di mettere il ferro e il cemento bisogna bucare il monte, e non è mica facile.
Un momento. Bisogna? No, non è mica detto. Si possono costruire ottime gallerie anche senza la presenza del monte. Si possono costruire anche in aperta campagna, chi lo vieta? Anche sui ponti, volendo. La loro funzione sociale di interruzione dei collegamenti radio superflui la svolgerebbero egregiamente.
No?

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Una notevole e gigantesca cazzata.
Lo sanno tutti che basterebbe fare i treni rivestiti di un materiale di ultima generazione, che una volta attivato elettricamente crea una schermo insormontabile per tutte le frequenze di radiazione elettromagnetica, luce compresa. Sono metalli che si chiamano gi-metal, dove gi sta per gilo. Il medesimo gilo, tramite un comodo pulsante, si pone in contatto radio (ironico no?) col metallo, e può decidere quando attivare la rilocazione degli atomi del materiale speciale. Tali atomi si dispongono a zoccolo di gnu respingendo (a calci rotanti) ogni radiazione elettromagnetica e perciò impedendo alle signore di conversare al cellulare.

Anonimo ha detto...

anche nella testa di qualcuno si potrebbe provare a fare una galleria..tanto per vedere da che cosa è composta.

Anonimo ha detto...

@Anonimo sopra di me: una galleria nel nulla più profondo, allettante come idea...

Anonimo ha detto...

A parte le gallerie, il link su youtube è il mio, fatemi i complimenti per la mia superba bravura a guitar hero...

http://it.youtube.com/watch?v=3KkuXlTOTQM

Oh, fate copia e incolla perchè non so che tag ci vuole per metterlo sotto forma di link...

Anonimo ha detto...

C'era una domanda che mi ronzave nella testa da un po... Dopo aver letto questo post centrato sulla proposta di "nuove gallerie per tutti" ho deciso di portela. Ma ImpreGilo, quella dei rifiuti a Napoli, la stessa che ha vinto la commessa per costruire il ponte sullo stretto, è una contrazione di "Impresa del Gilo"?... E poi c'ha pure le zampine corte!!!!!

Anonimo ha detto...

In effetti la proposta del primo anonimo sembra interessante. Si potrebbe in aggiunta, per non far sentire troppo spaesate le signore, oscurare i vetri quando è attivata la schermatura.

E una volta che tutte si saranno convinte dell'associazione vetro scuro-schermo, basterà oscurare i vetri. Il resto lo farà il loro timore. Che ne dici?

Anonimo ha detto...

certo che la gilardagine è contagiosa....eh?
vedo sopra 6 commenti di gilardate!!
ma la porta d'emergenza x uscire da sta galleria di matti dov'è?
ve la sarete mica pescata?

Anonimo ha detto...

www.quimetticipurequellochevuoi.it

e se eviti di accedere al blog del Gilo non sentirai mai più parlare di noi. Questo se non siamo già diventati una droga a cui non puoi resistere. In questo caso rassegnati, a Sarzana probabilmente vendono videocassette pirata con le cazzate del Gilo, quando non hai accesso alla rete vai dal tuo marocchino di fiducia.

Anonimo ha detto...

Stavo giusto cercando un ministro-ombra delle infrastrutture con adeguate conoscenze di ingegneria civile ma anche di elettro-gilo-magnetismo.
Hai tempo da dedicare al paese?

Anonimo ha detto...

Bene, vedo che le maniere estremiste e innopportune agitano troppo il malcontento popolare. Così sia, il mio odio verrà espresso in maniera sublime, e dal prossimo post farò in modo di accontentare "odioilgilo" inventandomi un nome che ben si adatti alla mia santa crociata contro questo borioso e tracotante possessore di blog che è il Gilo. Vogliate accettare il mio inchino di scuse.

Alessandro Gilardi ha detto...

Vedo di dirtelo "in maniera sublime": non so chi cazzo sei ma occhio a non inchinarti troppo.

Prince ha detto...

Ma che oggi il Gilo non sapeva neanche cosa stavamo festeggiando in sala mensa? :-)
Gilo, Gilo... almeno il nome del pensionando potevi ricordartelo!

Anonimo ha detto...

Ma quali gallerie. ci vuole la polizia per buttare giù dal treno gli zingari di merda che salgono senza biglietto!!!

Paola