lunedì 5 aprile 2010

Sed lex

Non so, forse sto scrivendo l'ennepiuunesima cazzata, forse è solo una banalità, forse non è neanche un pensiero particolarmente democratico, e comunque è assai probabile che svariati politicanti e filosofastri abbiano esposto lo stesso concetto ben prima di me e con ben altra profondità; però:

La legge è uguale per tutti.
Vi sembra giusto? Sì, a prima vista mi sembra giusto anche a me, e grosso modo torna: cioè, a grandi linee è giusto per davvero. Ma mica sempre, mica per forza.
Facciamo un esempio terra terra. Davvero è giusto che l'importo della contravvenzione per un Pandino in divieto di sosta sia pari a quello per un Cayenne parcheggiato nello stesso identico punto alla stessa ora dello stesso giorno? Il danno causato alla fluidità del traffico è il medesimo e quindi, essendo la legge uguale per tutti, identico dovrebbe essere l'importo della multa; però, a parità di multa, il portafogli del padrone del Pandino ne risente assai di più, e converrete che ciò non è equo.
Oppure, per quale motivo chi è al potere, democraticamente eletto, deve vedersi negato il sacrosanto diritto di stabilire che "Il signor Gilo, amico mio e accusato di falso in bilancio, sfruttamento della prostituzione minorile, annessi e connessi, è innocente, punto"? Ora invece, siccome la legge deve essere uguale per tutti, per tirarne fuori uno di galera bisogna inventarsi depenalizzazioni, indulti, condoni, prescrizioni, decreti interpretativi, tar, cavilli... e farli uscire tutti: a chi giova?
E ancora, tanto per restare in tema, prendiamo la legge elettorale. A parte maggioritari, proporzionali, sbarramenti, listini e tecnicismi vari, il concetto di base è che ogni elettore dà un voto, e ogni voto vale 1. Ma davvero ha senso che il voto di un qualunque cretino come me, o di uno che sceglie quel partito perché gliel'ha detto la tivù o perché gli piace l'accostamento cromatico del simbolo, valga tanto quanto quello di insigni politologi (dell'una o dell'altra parte, non è questo il punto) che magari spendono anni e anni di lavoro a studiare la situazione sociopoliticoeconomica nazionale e mondiale passata, presente e futura? Intendiamoci, il suffragio universale è una conquista fondamentale e indiscutibile, ci manca: si tratterebbe solo di aggiungere un aggettivo. Che sarà mai un aggettivo. Passare al suffragio universale pesato. Tutti voterebbero, ma al seggio ad alcuni (tra cui me) verrebbe consegnata una sola scheda, ad altri 2, ad altri ancora, quelli che ne sanno davvero a pacchi, che hanno studiato punto per punto i programmi di tutti i candidati e hanno valutato gli effetti positivi e negativi di ciascuno, 10 o 20. Certo, ci vorrebbe un organismo super partes che stabilisse i criteri di merito in modo univoco e imparziale, ma poi sarebbero solo vantaggi. E giustizia per tutti, come dicevano quelli.
Insomma, sarebbe giusto che la legge fosse uguale per tutti se tutti fossero uguali. Ma fortunatamente non è così. Nessuno è uguale a nessun altro, è un dato di fatto. La natura, umana e non, funziona così. E allora adeguiamoci, una buona volta, no?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi compiaccio del posto Gilardi!

tuo ex collega ha detto...

Sarza, ti sbagli. Prendi il tuo primo esempio, quello della multa. Chi ha il Cayenne ha soldi da spendere ma si vede che li spende anche quindi il suo portafogli potrebbe essere vuoto. Chi invece ha il Pandino molto spesso è pieno di soldi ma è talmente tirchio che non spende una lira (ogni riferimento a fatti, cose o persone è puramente casuale) per cui il suo portafogli (o il conto in banca) è bello gonfio. Quindi sarebbe difficile poter applicare le leggi come dici te. Ergo, la legge deve essere uguale per tutti! Sul fatto del voto però hai pienamente ragione! Però la cosa potrebbe essere molto più semplice di come l'hai scritta te: basterebbe soltanto un test d'ingresso semplice semplice con le domande basilari sull'educazione civica (chissà così che a un bel po' di comunisti sfegatati non gli sia negato il voto...)

sempre io ha detto...

e leva questa cazzo di moderazione pirla!

lisbona 2.0 ha detto...

sottolinea la perla "E giustizia per tutti, come dicevano quelli", come esplicito riferimento ai Metallica con "... And Justice For All". Oppure no?

PS. comunque in Svizzera le multe sono proporzionate al reddito, infatti ogni tanto puoi sentire di multe di decine di migliaia di euro per eccesso di velocità e affini...