mercoledì 22 settembre 2010

Notizie dall'interno

Stamattina invece a Viareggio mi si sono seduti vicino, uno di fronte all'altro, due tipi sulla cinquantina (cadauno), due tipi normali, che per tutto il viaggio hanno discusso con fervore, direi quasi con passione, di colonscopia e soprattutto di una disciplina simile che prevede, oltre all'esame delle pareti intestinali, il lavaggio delle stesse mediante un getto d'acqua a pressione. Erano veramente entusiasti, quei due tipi là, specialmente di quest'ultima specialità qua: è come un'idropulitrice, diceva uno, non è come una semplice purga, ti tira via della robaccia appiccicata alle pareti che altrimenti non si staccherebbe mai e poi mai, e non è poca, figurarsi che una sua collega solo con questo sistema qua ha perso 5 chili (per dire). Il problema è che l'intestino è pieno di quelle fastidiose curve secche, lì la lancia dell'idropulitrice si impunta, e allora quelli bravi (ma bisogna andare da uno bravo, eh) ti iniettano localmente dell'aria in modo da addrizzare a sufficienza il percorso, per poi lanciarsi sul rettifilo a tutto gas. Dopo ti senti un po' gonfio, sì, insomma, un po' come quando hai dell'aria per così dire endogena: ma poi sai che goduria quando ti liberi anche da quella. E poi ti senti uno spettacolo, pulito come nuovo se non di più. Provare per credere.
E io, che ci credo sulla fiducia ma che al momento non ho ancora avuto modo di provare la gioia di simili operazioni (e che a dirla tutta ci tengo anche poco), col mezzo emisfero cerebrale sveglio li ascoltavo e ascoltandoli pensavo: la prossima tappa è il Centogradi. E poi pensavo anche: ci devo scrivere un post. E infatti eccolo qua. Il problema che mi sono posto immediatamente, e che non ho ancora risolto del tutto, è però il seguente: che cosa potrei mai aggiungere io, di mio, da profano? Di questa storia qua non ne so niente più di ciò che ho sentito stamani, e quando posso delle cose che non conosco preferisco non parlarne. Ma una possibile parziale soluzione mi è balenata allorché ho scoperto, discutendo della questione coi miei colleghi in mensa, che quest'attività sembra andare parecchio di moda. E quindi sono certo che tra i miei fedeli lettori non mancherà qualcuno al passo coi tempi che abbia voglia di raccontarci le sue esperienze, le sue sensazioni, le sue emozioni alle prese con la visceropulitrice. Prego.

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