lunedì 23 luglio 2007

Diciotto

In questi giorni a Milano hanno consegnato le Pagine gialle. E appena avutele tra le mani, com'è logico, mi sono messo a leggerle avidamente. Giunto a pagina 345, la mia attenzione è stata catturata da quanto segue:

Duomo Di Milano
p. Duomo 18 - (Tav. 26-B3)
02 86 463 456
Ora, che il Duomo avesse un indirizzo me l'aspettavo. C'era anche chi sosteneva che non fosse così, che il Duomo fosse il Duomo e basta, ma mi pareva un privilegio assurdo e insensato. Va bene non pagare una lira di tasse, va bene tutto quanto, ma non avere un indirizzo come tutti no. Anche leggere che il Duomo è in piazza Duomo non è una gran sorpresa.
Ma quel 18.
Lasciamo perdere che, com'è noto, il Duomo ha 5 porte, e supponiamo che ci siano anche i 18A, B, C e D, dimodoché al portone centrale tocca il 18B, che non è il massimo. Ma perché 18?
Nella mia beata ignoranza pensavo che nel mettere i numeri civici a una piazza si cominciasse dalla costruzione più importante, sull'identità della quale, nel caso in questione, non pensavo potessero esserci dubbi - senza nulla togliere al McDonald's di fronte.
E invece, 18.
Certo, rimane il dubbio iniziale: chi decide da che punto si inizia a numerare una piazza? Ma la meravigliosa sensazione di democrazia che per una volta mi assale lo fa passare per un attimo in secondo piano. Solo per un attimo, però.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La domanda sorge spontanea:
Chi è ubicato al civico 1 di detta piazza?

Anonimo ha detto...

Noooo!! Devo disinnescare la bomba prima che distrugga lo Spizzico!!

Anonimo ha detto...

sai che non dormirò la notte per il dilemma???